Tabelle di Frontiera o connessione diretta da Vault a ERP?

Scritto da Marco Mirandola | Aug 28, 2025 6:01:29 AM


Perché la gestione della BOM non può restare “a metà”
 

Nella maggior parte delle aziende manifatturiere, la distinta base (BOM) nasce in CAD/PDM e deve arrivare in ERP per ordini, acquisti e produzione. 
Il passaggio non è mai banale, e la soluzione più diffusa resta ancora quella delle tabelle di frontiera: file XML, CSV o tabelle SQL in cui Vault scrive i dati e da cui l’ERP li legge. 

Sono soluzioni note, economiche e apparentemente semplici. Ma lo sono davvero? 

I limiti strutturali delle tabelle di frontiera

1. Processo intermittente
Vault esporta i dati solo in momenti precisi (rilascio, pulsante manuale). L’ERP li importa quando “gli conviene” (a cicli orari o su richiesta). 
Effetto: asincronia. Non sai mai se il gestionale lavora sull’ultima versione o su una vecchia. 

Il risultato è un flusso di dati asincrono. Non si può mai essere certi che l'ERP stia lavorando con l'ultima versione o con una versione obsoleta.

2. Nessuna conferma d’esito
Quando Vault scrive nella tabella, l’utente CAD non sa se l’ERP abbia importato correttamente. Errori di formato, codici già usati, vincoli ERP… tutto può bloccare l’import senza che nessuno se ne accorga. 
Effetto: falsa sicurezza. Si pensa che i dati siano già “a posto”, ma non lo sono. 

3. Processo incerto
Senza tracciamento, nessuno sa se una BOM è stata trasferita. Magari si pensava di averlo fatto, ma non è così. Oppure viene ripetuto più volte senza bisogno. 
Effetto: inefficienza e rischio di discrepanze silenziose. 

Questo crea inefficienze e apre la porta a silenziose discrepanze di dati.

4. Gestione delle modifiche debole
Quando una BOM cambia, non c’è certezza che la versione aggiornata arrivi tempestivamente in ERP. Ciò genera ordini su dati obsoleti. 
Effetto: costi diretti (rilavorazioni, acquisti errati, ritardi). 

E anche quando le tabelle sono “avanzate”… 

Alcuni implementano tabelle SQL con trigger, logiche di controllo, notifiche. Ma rimane sempre una connessione disconnessa: due sistemi che non “parlano” davvero tra loro. 
Il risultato è una complessità più alta senza eliminare i limiti strutturali. 

La risposta: connessione diretta via API

La vera alternativa è integrare CAD o Vault e ERP in tempo reale utilizzando le API.

Connettendo Vault e Inventor con il gestionale tramite le sue API, ogni operazione, come creare un articolo o trasferire la BOM, sarà immediata e sicura. 

Ecco alcuni esempi pratici:

1. L’esito è immediato:
l’utente CAD vede subito se l’import ha avuto successo o meno.


In questo video vediamo sia per la creazione degli articoli che per il passaggio della BOM, l’utente vede subito se l’operazione è andata a buon fine. Per tanto possiamo occuparci del prossimo compito senza il timore che forse fra un’ora o un giorno, qualcuno ci contatta per confrontarci con degli errori di trasferimento dati.

2. Controllo di aggiornamento
niente più versioni obsolete in circolazione.


In questo video vediamo che la BOM ERP è già visibile all’interno di Vault, e quindi possiamo subito verificarne la correttezza. In più si può verificare al rilascio del file o articolo in Vault, se la BOM Vault è allineata con quella dell’ERP, e in caso contrario bloccare il rilascio. Questo è solo un esempio, e gli scenari sono infiniti. 

3. Comparazione della BOM
verifica l’impatto delle modifiche prima di aggiornare la BOM 


In questo video si vede come grazie alla connessione diretta, si può comparare la BOM ERP von quella di Vault/Inventor, e vedere le differenze tra le BOM, senza dover usare due monitor e verificare riga per riga. 

In altre parole, si passa da un sistema limitante a uno abilitante
La tecnologia non solo elimina errori, ma rende possibili scenari nuovi: confronti diretti CAD–ERP, aggiornamenti continui, gestione centralizzata delle codifiche. 


💰Il fattore economico: costi vs ritorno

Molti scelgono le tabelle di frontiera perché costano poco. Ma bisogna guardare oltre l’investimento iniziale. 

1.) Tabelle di frontiera

  • Excel/CSV: costi bassi, ma funzionalità, sicurezza e comfort minimi.
  • SQL + trigger: costi medi/alte per sviluppo e manutenzione, senza però eliminare i limiti.

2.) Connessione diretta (API) 

  • Costi iniziali più alti (implementazione; eventuali costi ERP se non ha API native). 
  • Ma ROI tipico < 12 mesi: non solo per il tempo risparmiato, ma soprattutto per gli errori evitati (ordini errati, rilavorazioni, ritardi, perdita di fiducia tra uffici). 

Il costo reale non è quello dell’integrazione, ma quello degli errori che una cattiva integrazione continua a produrre.
- Marco Mirandola, CEO di coolOrange

 

Confronto sintetico 

Aspetto

Tabelle di frontiera
(Excel/CSV/SQL)

Connessione diretta
(API)
 

Velocità aggiornamento 

A cicli / manuale 

In tempo reale 

Conferma d’esito 

Assente o tardiva 

Immediata 

Stato trasferimento 

Non visibile 

Trasparente in Vault 

Gestione modifiche 

Manuale / incerta 

Automatica e tracciata 

Errori 

Frequenti, spesso invisibili 

Minimi e gestiti subito 

TCO 

Basso→medio/alto (manutenzione) 

Maggiore all’avvio, stabile 

ROI 

Incerto 

< 12 mesi 

 

Quando ha senso?

Tabelle di frontiera 
Se gestisci poche BOM al mese, con distinte piccole e tolleranza a verifiche manuali.

Connessione diretta 
Se le BOM sono numerose o complesse, se gli errori hanno un impatto alto, se il tempo di reazione è critico, se più reparti devono vedere dati consistenti subito.

Conclusione

LLe tabelle di frontiera sono un compromesso del passato: economiche, sì, ma fragili, rischiose e limitanti. 
La connessione diretta è invece un’architettura abilitante: solida, trasparente, in tempo reale, con un ROI rapido e misurabile. 

Non si tratta solo di tecnologia, ma di affidabilità dei processi e fiducia tra reparti. 

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